Mercurio, il progetto di Copercom per contrastare l’accesso minorile alla pornografia online

Il Progetto Mercurio, promosso dal Copercom, mira a contrastare l’accesso dei minori alla pornografia online.

Nella mitologia romana Mercurio era la divinità alata degli scambi, assimilato alla figura greca di Hermes, protettore della comunicazione. Nell’Odissea è anche colui che consegna a Ulisse un’erba prodigiosa per resistere agli incantesimi della maga Circe. Il nome del progetto nasce da una suggestione emersa durante il comitato dei presidenti e delegati Copercom del 14 dicembre 2023, quando don Guido Colombo, responsabile dell’Ancp (Associazione nazionale dei cooperatori paolini), aveva utilizzato proprio il mito omerico per descrivere «l’incantamento generato da un uso smodato dei social e la necessità di espedienti per contrastarne il dominio».

La fase di co-progettazione ha identificato bisogni-chiave: sensibilizzazione al benessere mentale, aumento dello spirito critico dei giovani e indirizzamento verso buone prassi online.

Il progetto (finora dieci associazioni del Coordinamento vi hanno aderito) si rivolge a minori di varie fasce d’età, genitori, insegnanti, educatori e media. L’obiettivo è realizzare attività educative e comunicative per prevenire l’accesso dei minori a contenuti pornografici online attraverso azioni mirate, come campagne di sensibilizzazione, formazione per genitori e educatori, e la promozione di un uso sicuro e consapevole delle tecnologie digitali. Ma prevede anche la riduzione dell’accesso accidentale a contenuti inappropriati, sensibilizzando le diverse parti interessate sui rischi connessi, supportando realtà territoriali nel settore e rendendo consapevoli adolescenti e genitori sui pericoli dell’accesso online non controllato.

La metodologia prevede un approccio di rete e condivisione con l’intento di co-progettare soluzioni, condividere risorse e competenze, e promuovere un’azione sinergica tra le varie entità coinvolte. «L’organizzazione – spiega Cristina Tugnoli, che ha redatto il Progetto Mercurio – prevede che ciascuna attività sia guidata da un referente delle associazioni partecipanti. Ognuno collaborerà in un gruppo di lavoro, garantendo così un approccio diversificato. Un elemento chiave di questa struttura è l’inclusione di tutti nella cabina di regia. Questa integrazione consentirà di condividere contenuti, strategie e modalità operative, promuovendo uno scambio e una comunicazione continua, presupposto per il successo e l’efficacia dell’iniziativa».

«Il progetto – osserva Stefano Di Battista, presidente del Copercom – è un piano ambizioso, che potrà tuttavia essere scomposto in varie azioni (campagne di informazione, laboratori, convegni e tavole rotonde), ognuna delle quali potrà beneficiare di finanziamenti specifici derivanti da bandi regionali o ministeriali, incidendo nelle realtà territoriali in cui le associazioni operano».

Le associazioni che finora hanno aderito sono:

Med (Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione)

Age (Associazione italiana genitori)

Aiart (Associazione cittadini mediali)

Aimc (Associazione italiana maestri cattolici)

Meter ets

Mpv (Movimento per la vita italiano)

Ucsi (Unione cattolica stampa italiana)

Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi)

Ugci (Unione giuristi cattolici italiani)

Weca (Associazione WebCattolici italiani)

 

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Lo scorso 15 giugno a Pesaro, nell’ambito di un convegno organizzato da Ucsi e Aiart sul tema Educazione ed informazione di fronte alle sfide dell’Intelligenza Artificiale, il presidente Stefano Di Battista ha presentato ufficialmente il Progetto Mercurio e il relativo logo.

Di Battista ha fornito anche alcuni dati sull’accesso minorile alla pornografia online, un incremento preoccupante agevolato dall’ampia diffusione dei dispositivi mobili e dall’uso prevalente dei social media.

Al convegno, riconosciuto come corso di formazione per docenti e giornalisti, ha portato il suo saluto di apertura l’arcivescovo di Pesaro e Urbino, Sandro Salvucci.

La mattinata, condotta dal presidente Ucsi Vincenzo Varagona, ha visto la presenza di alcune associazioni coinvolte nel progetto: Age, Aimc, Anspi e Azione cattolica.

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