“Inverni e primavere dell’Intelligenza Artificiale. Tra opportunità educative e regolamentazione”. Questo il tema della XXXIII Summer School di Media Education che il Med terrà dal 16 al 18 luglio in presenza a Modena (Centro culturale “F.L. Ferrari”). La direzione scientifico-didattica è affidata a Gianna Cappello, Maria Ranieri, Luciano Di Mele, rispettivamente presidente, vice presidente e segretario generale Med (Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione).
“Fino a poco tempo fa, l’espressione ‘Intelligenza Artificiale’ (IA) apparteneva principalmente al lessico di esperti e appassionati di tecnologia, ma oggi è sempre più diffusa nell’uso quotidiano. Giornali e programmi televisivi ospitano sempre più frequentemente articoli e dibattiti sul tema, spesso proiettando scenari futuri di natura distopica in cui gli esseri umani sono dominati dalle macchine, oppure celebrando entusiasticamente una nuova rivoluzione tecnologica foriera di inedite opportunità. Il tema – spiega una nota – non coinvolge solo i tecnici, ma anche i filosofi, i giuristi, i sociologi e i pedagogisti: anche in questo caso, si ritrovano non di rado posizioni polarizzate che, molto grossolanamente, possono essere ricondotte a visioni ottimistiche in cui l’Intelligenza Artificiale è in grado di risolvere i problemi che affliggono le nostre società oppure, al contrario, a posizioni pessimistiche che vedono l’Intelligenza Artificiale come essenzialmente disumanizzante”.
“Nonostante questo interesse crescente – prosegue la nota – è bene ricordare che l’Intelligenza Artificiale non è una novità. Si tratta di un campo di ricerca che viene studiato da circa settant’anni, connotato dall’alternanza di ‘inverni’ e ‘primavere’, e le cui applicazioni sono ormai parte integrante del nostro quotidiano digitale”. È “probabile – si osserva nella nota – che l’entusiasmo sull’Intelligenza Artificiale diminuirà col tempo, ma l’impatto di questa tecnologia sulle nostre società e sulle nostre vite quotidiane non diminuirà. Analogamente a quanto accaduto con la diffusione del pc, di Internet e della telefonia mobile, l’Intelligenza Artificiale si presenta”, infatti, “come una nuova protagonista nel mondo delle tecnologie digitali”.
Ad esempio, nell’ambito scolastico “l’Intelligenza Artificiale promette grandi cambiamenti nell’organizzazione, nelle produzioni creative, nelle modalità del feedback educativo, nelle valutazioni e nelle nuove possibilità di elaborazione dei contenuti degli alunni”. Di fronte a questa nuova realtà, “quale ruolo possono svolgere gli insegnanti, gli educatori e le istituzioni educative? È possibile immaginare una scuola in grado di preparare le nuove generazioni a un uso critico dell’Intelligenza Artificiale? Quale tipo di alfabetizzazione si rende necessaria per formare cittadini consapevoli nell’era dell’automazione ‘intelligente’?”. E ancora: “Quali alleanze strategiche è necessario ipotizzare tra interventi educativi e atti di regolamentazione per mettere in atto pratiche di prevenzione dei rischi, da un lato, e di promozione delle opportunità, dall’altro, in un’ottica di empowerment individuale e collettivo e di cittadinanza attiva?”.
L’edizione 2024 della Summer School si soffermerà su questi temi, cercando di integrare la prospettiva teorica, finalizzata a far conoscere gli esiti più recenti della ricerca nel settore, con quella pratica-operativa, che consentirà ai partecipanti di sviluppare le competenze professionali utili per promuovere “un’alfabetizzazione critica e consapevole all’Intelligenza Artificiale”.
Nel corso della Scuola estiva verrà assegnato il Premio Cesare Scurati 2024 (insigne pedagogista e socio fondatore del Med) che l’associazione promuove annualmente per valorizzare le buone pratiche di media education nei diversi ambiti educativi: scuola, territorio, terzo settore, adulti. A Modena verrà assegnato anche il Premio Roberto Giannatelli 2024 (fondatore del Med, padrino europeo della media education, rettore dell’Università Pontificia Salesiana, fondatore e preside dell’Istituto di Scienze della Comunicazione sociale), destinato a tre categorie di produzione scientifica: il migliore libro, la migliore tesi di Dottorato, la migliore tesi di Laurea magistrale sui temi della media education.
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