Franco Mugerli viene eletto il 14 dicembre 2004 dal Comitato dei presidenti.
Mentre è proseguita l’attività istituzionale e di monitoraggio legislativo avviata dalla presidenza Piccinelli, la nuova presidenza ha allo stesso tempo prestato particolare attenzione alla dimensione educativa e formativa, come pure alla promozione/adesione a campagne culturali.
ASSOCIAZIONI ADERENTI
In una logica di sussidiarietà non si è voluto sostituirsi alle associazioni aderenti, ma al contrario si è operato per sostenere, valorizzare e amplificare l’impegno delle singole associazioni.
La quasi totalità delle 23 associazioni “storiche”, che allora risultavano aderenti a Copercom, hanno partecipato, anche se con diverse modalità, alle iniziative del Coordinamento.
Durante la nuova presidenza sono pervenute cinque nuove adesioni: Meter – Associazione Meter; Weca – Associazione dei webmaster cattolici italiani; Paoline onlus – Associazione comunicazione e cultura Paoline; Ccsp – Centro culturale San Paolo; Fisc – Federazione italiana settimanali cattolici.
Al termine della presidenza Mugerli risultavano aderenti 28 associazioni.
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE E DI MONITORAGGIO NORMATIVO
Nel corso di questi anni il Copercom ha seguito l’iter di alcuni provvedimenti legislativi in sede nazionale e comunitaria, con particolare attenzione alla tutela dei minori e dei diritti delle associazioni degli utenti. In questo lavoro il Copercom ha aperto un confronto e attivato utili sinergie con altre associazioni e media ecclesiali e con esperti del settore.
2005 e 2006. Insieme ad altre aggregazioni editoriali (Fisc, Consis, Avvenire, Corallo) e all’Osservatorio giuridico della Cei, il Copercom ha identificato una piattaforma di proposte emendative al ddl governativo n. 4163: “Disposizioni in materia di editoria e di diffusione della stampa quotidiana e periodica”, alcune delle quali sono state recepite dal legislatore.
2005 e 2006. È stata prestata particolare attenzione alla definizione del testo di legge governativo “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet” (Legge 6 febbraio 2006, n. 38).
Insieme all’approvazione di norme condivise, si sono evidenziate lacune nel testo licenziato dalla Camera in prima lettura che allargavano, inspiegabilmente, le fasce di non punibilità dei pedofili e rischiavano di rendere il provvedimento incapace di offrire un’efficace tutela ai minori. Al riguardo sono state predisposte proposte emendative che il Copercom ha portato all’attenzione dei parlamentari e che sono state recepite dal legislatore nella stesura definitiva della legge.
2006. Il Parlamento ha approvato modifiche all’art. 10 della legge 3 maggio 2004, n. 112, teso a disciplinare l’impiego dei minori nella programmazione televisiva con particolare utilizzo in trasmissioni pubblicitarie in materia dei minori. Tra le norme approvate anche quella, sostenuta dal Copercom, che stabilisce che nella composizione del Consiglio nazionale degli utenti (Cnu) sia assicurata un’adeguata partecipazione ad esperti designati da associazioni qualificati nella tutela dei minori, nonché di associazioni rappresentative in campo famigliare ed educativo o impegnate nella protezione delle persone con disabilità.
2007. Direttiva Ue sui “Servizi media audiovisivi”. Grazie anche all’intervento del Copercom, in sede di approvazione da parte dell’Assemblea del Parlamento europeo, la tutela dei minori è uscita rafforzata rispetto al testo iniziale licenziato dalle competenti Commissioni. Tra le misure previste quelle relative a garantire la protezione dei minori e della dignità umana nelle trasmissioni televisive, da conciliare con il diritto alla libertà di espressione.
2007. Il Copercom ha seguito con attenzione il disegno di legge governativo di revisione della normativa a tutela dei minori nei film, videogiochi e internet (n. 3014). Ha condiviso la proposta di introdurre l’ autoclassificazione delle opere cinematografiche operata dalle imprese di produzione, purché i criteri di riferimento vengano precisati con estrema chiarezza, adottati con assoluta rigidità e uniformità e convalidati, per un periodo transitorio più ampio di quello previsto, da una Commissione ministeriale.
2008. Il Copercom ha partecipato con un proprio contributo alla consultazione aperta della Commissione europea sull’implementazione della Direttiva 98/84/Ce sulla disciplina dei servizi audiovisuali il cui accesso è condizionato al pagamento di un abbonamento. Il Copercom ha chiesto norme non aggirabili e l’introduzione di tecnologie adeguate per la salvaguardia dei minori, della dignità e dei diritti inviolabili della persona, del pluralismo culturale e religioso.
2008. Il Copercom ha aderito alla pubblica consultazione lanciata dalla Commissione europea per un nuovo progetto di comunicazione, riguardante aiuti al servizio pubblico radiotelevisivo dei singoli stati. In particolare il Copercom ha sottolineato l’importanza che il servizio pubblico sia garante di qualità di programmazione con particolare attenzione ai minori.
2009. Il Copercom è stato ricevuto in audizione dalla Commissione giustizia della Camera dei Deputati in merito alla ratifica della Convenzione di Lanzarote riguardante i reati di pedofilia in Internet. Il Copercom ha sostenuto la necessità di introdurre nel nostro ordinamento l’apologia di reato riferita alla “pedofilia” e alla “pedofilia culturale”, sanzionando chi vorrebbe far credere normale ciò che comunemente viene percepito come aberrante.
2009. Il Copercom, preoccupato che programmi pornografici possano presto essere visibili sulla televisione digitale terrestre, si è appellato pubblicamente al professor Corrado Calabrò, presidente dell’Autorità per le Garanzie nella comunicazione, perché vigili ed operi perché ciò non accada. Al riguardo, nell’ ambito della consultazione pubblica predisposta sui servizi ad accesso condizionato promossa dalla Commissione europea, ha presentato una propria proposta a tutela dei minori.
2009. Nell’audizione resa presso la Commissione bicamerale per l’infanzia, il Copercom ha sollecitato l’emanazione di un Codice media e minori che, aggiornando la parte televisiva già esistente, promuova forme di tutela anche ad altri media. Richiamando recenti raccomandazioni e documenti della Commissione, del Parlamento e del Consiglio europei, il Copercom ha sottolineato la possibilità di affrontare un media certo complesso come il web, indicando alcuni strumenti operativi, e ha auspicato forme di autoregolamentazioni più stringenti a tutela dei minori anche per videotelefoni e videogiochi.
2010. Il Copercom ha seguito costantemente l’iter di recepimento della Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi che ha innovato il Testo unico sulla radiotelevisione, con particolare attenzione alle norme a tutela dei minori. Ha presentato e discusso proprie proposte presso la Commissione cultura della Camera dei Deputati e presso la Commissione trasporti del Senato. Evidenziando i rischi di un allargamento delle deroghe alla tutela dei minori in televisione, ha richiesto sistemi di parental control più specifici e selettivi.
2010. Il Copercom ha sollecitato l’avvio del dibattito parlamentare del disegno di legge sulla revisione della normativa a tutela dei minori nei film presentato dal ministro dei Beni culturali, anche introducendo lo strumento del parental guidance già positivamente adottato in molti altri paesi. Unitamente alle associazioni di genitori, ha presentato al ministero una circostanziata denuncia di gravi inadempienze riguardo la tutela dei minori nella valutazione dei film e ha rivendicato una più attenta valorizzazione della componente dei genitori presenti nelle commissioni di revisione cinematografica.
LA FORMAZIONE ON LINE: IL LABORATORIO PER GLI ANIMATORI DELLA CULTURA E DELLA COMUNICAZIONE
Avviato nel 2005 e proseguito a tutto il 2010 – l’anno di “Testimoni digitali” – la principale attività formativa del Copercom è stata il “Laboratorio per gli animatori della cultura e della comunicazione”. Intende offrire una risposta operativa alle indicazioni e alle attese del direttorio “Comunicazione e missione”, in particolare per quanto riguarda la formazione all’uso dei media (Capitolo VI, animatore cultura e comunicazione). Paolo Bustaffa è stato direttore del laboratorio.
Il laboratorio è soprattutto una proposta di formazione di formatori che si pongono accanto a persone, famiglie, comunità, realtà socio-educative per formare e mantenere viva una coscienza critica costruttiva di fronte alla complessa realtà dei media, delle loro regole, dei loro linguaggi e dei loro messaggi. Il metodo del laboratorio è seguito anche nel coinvolgimento attivo dei diversi destinatari nei “micro progetti”: in queste esperienze – rivolte a territorio e ambienti – l’ascolto e l’approfondimento vengono tradotti, grazie all’iniziativa degli animatori cultura e comunicazione, in attività formative sul campo.
La formazione avviene attraverso collegamenti in diretta on-line. Il conduttore discute del tema dell’incontro con un ospite esperto in comunicazione. Oltre che la community degli iscritti, chiunque può fruire di questi incontri collegandosi al sito web del Copercom, singolarmente come pure a piccoli gruppi. I partecipanti possono interagire in diretta, via chat, proponendo quesiti o commenti sull’argomento affrontato, di cui ha parlato il relatore principale.
Da una periodicità mensile, il laboratorio ha poi avuto cadenza settimanale.
Tutte le puntate erano disponibili anche sul sito del Copercom per poter essere visionate successivamente in streaming.
È stato realizzato un dvd (ad uso interno) con tutti gli incontri del corso il cui interesse permane anche a distanza di tempo, da utilizzare qualora una parrocchia o un gruppo vogliano fare, ad esempio, una serata a tema.
Dieci le associazioni che, negli anni, si sono più coinvolte con il laboratorio: Aci, Med, Ofs, Age, Agesc, Uciim, Mpv, Fuci, Mlac e Weca.
A partire dal 2007, l’esperienza del laboratorio è stata partecipata da un pubblico più ampio. L’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei, per non disperdere l’importante esperienza maturata e per dare continuità al lavoro svolto nel I corso di alta formazione E – learning di Anicec, ha proposto agli ex corsisti di proseguire un percorso teorico e pratico di formazione attraverso un laboratorio insieme al Copercom.
Lo scopo, nelle prospettive indicate dal Direttorio Cei “Comunicazione e missione” e attualizzate da “Testimoni digitali”, è di mettere in campo – al servizio di diocesi, parrocchie, associazioni, movimenti, scuole, ambienti diversi, ecc. – le competenze acquisite tramite le iniziative formative promosse da Anicec, associazioni aderenti al Copercom e dallo stesso Copercom.
Per ogni iniziativa viene chiesto dal Copercom ai rispettivi promotori sul territorio e negli ambienti di operare sempre d’intesa con gli uffici diocesani per le comunicazioni sociali.
ATTIVITÀ FORMATIVE RESIDENZIALI
Nel 2005, 2006, 2007 i partecipanti al laboratorio si sono ritrovati in due incontri residenziali annuali per approfondire contenuti, valutare esperienze e progettare iniziative.
Nel 2005, il Copercom ha promosso una giornata di studio in preparazione del Convegno Cei su “Gli animatori della comunicazione e della cultura”. Sono state così raccolte e segnalate diverse iniziative di educazione alla comunicazione promosse dalle associazioni con il coinvolgimento dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali.
Nel 2006, per sollecitare un apporto costruttivo al 4° Convegno ecclesiale nazionale di Verona “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, il Copercom ha dedicato una giornata di riflessione all’interno del Comitato dei presidenti, in particolare per ciò che concerne l’ambito della tradizione. È stata posta l’attenzione sull’educazione all’uso dei mass media interrogandosi su alcuni aspetti della comunicazione. Grazie ai contributi pervenuti dalle associazioni, il Copercom ha presentato un proprio documento al riguardo agli organizzatori del Convegno.
Nel 2006, 2007 e 2008, il Copercom ha organizzato seminari di studio per i rappresentanti delle associazioni familiari nelle commissioni di revisione cinematografica (ex censura) istituite presso il ministero dei Beni culturali. All’iniziativa, oltre ad Age e Agesc, hanno chiesto di aderire anche i rappresentanti del Cgd (Coordinamento genitori democratici).
Grazie alla competenza e preparazione dei relatori e al contributo di esperienza portato dai commissari uscenti, i seminari si sono rivelati molto utili ed apprezzati. Presenti ai lavori anche rappresentanti delle istituzioni e del ministero che hanno ribadito l’insostituibilità del ruolo dei genitori nelle commissioni e hanno offerto la loro disponibilità a collaborare insieme.
Nel 2009, il Copercom ha sollecitato le associazioni a portare il proprio contributo per il grande Convegno ecclesiale “Testimoni digitali”, organizzando una giornata di studio dedicata al tema dell’educazione ai media. Dall’incontro è emerso il desiderio di mettere in rete e condividere le esperienze specifiche. La preparazione dell’importante appuntamento ecclesiale è stata seguita costantemente dal Copercom anche attraverso la riproposizione di documenti e interventi come pure con la sua messa a tema negli incontri del laboratorio.
CAMPAGNE CULTURALI
Nel 2005 ha avuto esito positivo la protesta del Copercom contro la prevista messa in onda da parte di un’emittente satellitare del cartoon “Popetown”, antieducativo ed offensivo della persona del Papa e della Santa Sede. In seguito a questa protesta, l’emittente ha annullato la messa in onda del programma.
Nel 2005, in occasione del referendum sulla Legge 40, il Copercom ha attivamente sostenuto Scienza & vita. Le tematiche referendarie sono state oggetto di attenzione, confronto e dibattito con i responsabili del Comitato Scienza & vita in tutti gli incontri del Comitato dei presidenti tenutisi durante la campagna. Il Copercom ha fornito alle associazioni materiale e documentazione, anche facendosi raccordo organizzativo tra il Comitato Scienza & vita e le associazioni aderenti. Molte di queste si sono attivamente coinvolte nella campagna referendaria.
Nel 2006, in presenza del dibattito pubblico e politico sull’eutanasia, il Copercom ha invitato le proprie associazioni ad aderire alla campagna informativa promossa dall’Associazione Scienza & vita a livello nazionale dal titolo “Né accanimento, né eutanasia”.
Nel 2007 ha suscitato molto clamore il comunicato del Copercom su una puntata: “Sex and Crimes and the Vatican”, di Annozero, il programma televisivo condotto da Michele Santoro su Rai 2. Programma che è stato definito dal Copercom “di sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa. È troppo – concludeva il comunicato – chiedere al servizio pubblico di ristabilire la verità?”.
Nel 2007 “Boy Love Day”, la giornata dell’orgoglio pedofilo, con l’unica eccezione di alcuni media cattolici, in Italia è passata sotto silenzio. Il Copercom ha invitato a non abbassare la guardia. “Dobbiamo continuare a combattere la pedopornografia con tutte le armi giuridiche e repressive di cui disponiamo – ha sostenuto il Copercom –. Ma la sfida è anche culturale ed educativa.”
Nel 2007, il Copercom, nella persona del suo presidente, è stato tra i promotori del Family Day. Per adeguatamente informare e sensibilizzare le associazioni aderenti sull’evento tenutosi il 12 maggio, alle riunioni del Comitato dei presidenti sono stati invitati i responsabili della manifestazione. Il Copercom si è fatto tramite del coordinamento organizzativo del Family Day per agevolare la comunicazione con le associate.
Nel 2007 anche il Copercom in piazza per chiedere libertà religiosa nei paesi musulmani. Accogliendo l’invito espresso dal cardinale Camillo Ruini a “non restare indifferenti riguardo al destino di popolazioni che chiedono soltanto di poter rimanere, nelle proprie terre, fedeli a Gesù Cristo”, il Copercom ha aderito all’appello a una Manifestazione nazionale contro l’esodo e la persecuzione dei cristiani in Medio oriente, per la libertà religiosa nel mondo.
Avviata nel 2007 e proseguita nel 2008, la petizione “Per un fisco a misura di famiglia”, lanciata dal Forum delle Associazioni familiari, è stata raccolta e sostenuta dal Copercom. Il presidente del Forum è stato invitato a presentare le ragioni della mobilitazione. Diverse associazioni del Coordinamento hanno aderito fattivamente alla raccolta delle firme. Da parte sua, il Copercom ha tenuto costantemente aggiornati gli associati del dibattito culturale sollevato dalla petizione e del suo andamento.
Nel 2008, il Copercom ha sottoscritto il Manifesto “Un patto per la scuola” per superare lo scontro ideologico sulla parità scolastica e ha invitato tutte le associazioni del Coordinamento a far conoscere attraverso i propri strumenti di comunicazione le gravi ripercussioni sulla sopravvivenza stessa delle scuole paritarie dei preannunciati tagli della manovra finanziaria del Governo.
Nel 2008, il Copercom ha invitato tutte le associazioni aderenti a sostenere e ad amplificare con i propri mezzi di comunicazione l’invito della presidenza della Cei per una giornata di digiuno e di preghiera come segno di condivisione e di vicinanza per le comunità cristiane dell’India, duramente provate dagli attacchi e dalle violenze di cui sono vittime innocenti.
Nel 2008, la vicenda di Eluana Englaro, è stata seguita dal Copercom con coinvolgimento e attenzione e ha riproposto la necessità di un uso della ragione che non può misurare il mistero della vita. Aderendo all’appello di Scienza & vita, quotidianamente per otto mesi fino alla morte di Eluana, sul sito del Coordinamento sono stati proposti articoli per una lettura controcorrente della vicenda. Nelle riunioni del Comitato come pure nel laboratorio on line si sono invitati ospiti per un aiuto nel giudizio sul dibattito culturale in atto nel Paese.
Nel 2008 e 2009, il Copercom ha aderito all’iniziativa popolare presentata con il Manifesto “Liberi per vivere”, sulle grandi domande che accompagnano la fine della vita. Il Copercom ha sollecitato le associazioni a individuare forme specifiche per rilanciare la campagna culturale all’interno dell’associazione e del proprio ambito di missione.
Nel 2009, il Copercom ha proseguito la collaborazione con altri organismi operanti nella comunicazione nel comune impegno a tutela dei diritti della persona e in particolare dei minori. Il Coordinamento ha aderito alla giornata di Safer Internet, a tutela dei minori sulla rete.
SERVIZIO TESTATE E STAMPA
Dal 2005 fino al 2008 è stato assicurato il “servizio testate”, un mini servizio di agenzia con articoli sulla comunicazione, curato da Pier Giorgio Liverani, pubblicati da diverse testate delle associazioni aderenti.
Importante ed utile anche il rapporto con il Sir che a più riprese ha rilanciato notizie e commenti del Copercom. Anche Avvenire ha seguito le attività del Coordinamento.
CONSIGLIO NAZIONALE UTENTI
Il Consiglio di Stato ha parzialmente accolto il ricorso presentato da alcuni associati e fatto proprio e sostenuto economicamente dal Copercom sulla composizione del Consiglio nazionale degli utenti. È stato accolto il principio che il Cnu deve prevedere la presenza di designati da associazioni di utenti. È stato quindi finalmente riconosciuto e riaffermato un principio importante per il quale ci siamo battuti: la figura dell’utente, cioè del cittadino con diritto di intervento, di interlocuzione e di protagonismo che torna ad avere cittadinanza nella comunicazione e non è ridotta a semplice consumatore interessato solo del mercato, di prezzi o etichette. Il Consiglio di Stato ha anche confermato la sentenza del Tar circa la nullità di alcuni procedimenti di nomina.
Per conseguenza l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nel febbraio 2006, ha proceduto alla ricostituzione del Cnu. Tre degli 11 commissari eletti sono espressioni di associazioni aderenti al Copercom. E proprio il Copercom è stato il regista dell’elezione a presidente del Cnu di Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart e allora membro del Consiglio esecutivo del Copercom.
Anche nel 2010 per il rinnovo in corso, il Copercom ha coordinato le associazioni aderenti al fine di assicurare un’espressione unitaria delle candidature.
COMITATO MEDIA E MINORI
Tra gli adempimenti del Cnu c’è anche l’elezione di rappresentanti presso il Comitato Media e minori, organismo a tutela dei minori nelle trasmissioni televisive operante presso il ministero dello Sviluppo economico. Grazie al positivo lavoro dei nostri commissari presenti nel Cnu, sia nel 2006 che nel 2009 è stata designata una significativa presenza di rappresentanti cattolici nell’ambito del Comitato Media e minori. Il Copercom si è attivato nel 2006 anche per la riconferma alla presidenza di Emilio Rossi, a cui nel 2008 è succeduto Franco Mugerli.
SITO INTERNET
Nel 2010 si è avviato il rinnovamento del sito web. Si è così predisposta una migliore offerta, arricchita da contributi quotidiani con particolare attenzione alla formazione e alla comunicazione e mettendo in rete l’attività delle singole associazioni. È stata particolarmente apprezzata la messa in rete dell’archivio di tutte le lezioni del laboratorio con una sensibile e incoraggiante presenza degli utenti.