Internet nel contesto dell’emergenza educativa

Pubblichiamo il video dell’intervento dell'avvocata Marraffino alla plenaria Copercom dello scorso 31 marzo a Roma

“Internet nel contesto dell’emergenza educativa”. Pubblichiamo il video dell’intervento di Marisa Marraffino (nella foto a destra), avvocata esperta di reati informatici, alla plenaria Copercom dello scorso 31 marzo a Roma. La qualità dell’immagine del video non è ottimale, ma riteniamo che siano rilevanti i contenuti e sia importante divulgarli perché forniscono un quadro chiaro del da farsi per fronteggiare l’emergenza educativa.

Ecco alcuni stralci dell’intervento:

«La prevenzione è fondamentale, ma è altrettanto importante la cultura perché, prima di tutto, è una riforma culturale. La prevenzione da sola non basta: occorre una riforma legislativa, che non è più procrastinabile. (…)

Secondo il ministero della Giustizia, la percentuale di diffamazione on line che finisce con l’archiviazione in Italia è pari all’80%. Pensate soprattutto a una ragazza, a un ragazzo vittima di offese on line. Sapere che l’80% degli insulti sarà impunito, è un messaggio negativo che noi diamo… Noi, con Terre des Hommes, di cui sono la consulente legale – li ringrazio perché stiamo facendo un grande lavoro contro gli abusi sui minori e le violenze on line –, stiamo portando avanti un progetto di riforma proprio su questo. Abbiamo presentato a Roma, l’anno scorso, e a Milano, qualche giorno fa, una proposta di legge che, a mio avviso, prevede delle cose semplicissime, ad esempio: se un magistrato o un giudice chiede i dati identificativi a un social network di qualcuno che ha commesso una diffamazione, i social devono dare tutti i dati identificativi in loro possesso al pubblico ministero o al giudice che ha fatto questo vaglio. Su questa cosa ci sono da anni convenzioni, protocolli europei, quando gli operatori telefonici hanno molti più obblighi… Quindi chiediamo ai social di collaborare».

Marraffino conclude invitando i presenti «a portare avanti questa rivoluzione, che è, prima di tutto, culturale».

Clicca qui per il video dell’intervento

 

Foto: Onelia Onorati (ufficio stampa Masci)