Gli orchi non arretrano: i crimini per pedofilia e pedopornografia sono in costante crescita. «Un vero e proprio boom: la pedofilia online gode di ottima salute e continua a prosperare mentre si dibatte di privacy e minori», si legge nel “Report 2024” dell’associazione Meter ets, presentato oggi (27 febbraio) nella sede centrale di Avola (Siracusa). Oltre 2 milioni di video (+220% sul 2023), quasi due milioni di foto e 410 gruppi segnalati sui social network sono solo «la punta dell’iceberg».
«Parliamo di dati verificati ad uno ad uno, in virtù del nostro Osmocop (Osservatorio mondiale contro la pedofilia) dal quale passiamo le segnalazioni alla Polizia postale e delle comunicazioni con cui collaboriamo dal 2008», spiega don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter.
Non solo: «Se questi sono i dati a cui noi abbiamo avuto accesso per denunciare, le app criptate sono diventate lo strumento per eccellenza dei pedofili: una di queste è Signal, che con la crittografia garantisce una sicurezza quasi a prova di bomba. Solo nel 2024 abbiamo individuato 336 gruppi su Signal, 13 di questi sotto il fenomeno “Pedomama”. E, cosa più ributtante, ci sono neonati abusati subito dopo la nascita», denuncia don Di Noto.
Il “Report” segnala «un aumento allarmante del fenomeno “Pedomama”, che identifica l’abuso sessuale perpetrato da donne, in particolare madri, nei confronti dei propri figli. Sebbene il fenomeno di abuso materno su minori sia difficile da accettare socialmente, è fondamentale riconoscerlo e affrontarlo per proteggere le vittime», si osserva.
America ed Europa, evidenzia il “Report”, «restano i principali centri di diffusione di materiale pedopornografico online»: sono stati individuati 4.977 link ospitati su server americani e 1.475 su server europei, confermando «il predominio dei continenti più ricchi e tecnologicamente avanzati che si rivelano essere i principali “padroni del web”».
Inoltre cresce la richiesta di materiale pedopornografico relativo alla fascia di età 8/12 anni con 1.589.332 minori fotografati e 1.678.478 minori ripresi in video. In preoccupante aumento sono gli abusi su neonati con un totale complessivo di 2.400 segnalazioni di materiale prodotto e diffuso. «Sono stati documentati – sottolinea il “Report” – casi di neonati abusati immediatamente dopo la nascita, in sale parto e su fasciatoi ospedalieri, alcuni neonati con il cord clamp nel cordone ombelicale».
Nel 2024 il Centro ascolto di Meter ha seguito 490 casi, con una predominanza di situazioni di rischio online e abusi sessuali sui minori. «Su 365 casi relativi ai rischi online – viene precisato –, 350 riguardano dipendenze, mentre gli abusi su minori continuano a rappresentare una piaga sociale, con 38 casi seguiti durante l’anno».
Per don Di Noto «non possiamo restare indifferenti. L’aumento di neonati tra le vittime dimostra che la pedocriminalità sta raggiungendo livelli di brutalità inimmaginabili. La crescita di abusi sessuali e il traffico di materiale pedopornografico è un problema globale che richiede azioni concrete. Meter continuerà a denunciare, sensibilizzare e collaborare con le autorità per fermare la pedocriminalità e proteggere l’infanzia», conclude.