«È l’impegno quotidiano a rendere efficace la celebrazione di appuntamenti nazionali e internazionali. Ecco perché la doppia ricorrenza – Safer Internet Day (6 febbraio) e Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio) – rimarca l’urgenza e la necessità di un orizzonte comune da vivere ogni giorno». Lo scrive nella newsletter settimanale Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali Cei.
«Ripetiamo spesso che l’ambiente in cui viviamo e le pratiche digitali non sono un semplice contorno, ma condizionano profondamente personalità, interessi, abitudini, costumi… Questo ritornello diventa ancora più evidente se si considera il tempo trascorso: 20 anni dall’istituzione del giorno dedicato alla sicurezza in rete». Si tratta, osserva Corrado, di «un tempo che segnala anche i mutamenti intercorsi nel bene e nel male. Ne sono prova i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo che assumono tratti diversi con il progredire della tecnologia».
Per il direttore, «il calendario ricorda, nella sua non casualità, che ogni giorno ha bisogno di una traduzione concreta: in questo caso di conoscenza ed educazione, da svolgere sempre insieme. Perché ogni opera di contrasto, per essere efficace, necessita dell’apporto di tutti», sottolinea concludendo.
Foto concessa gentilmente dall’Ucs Cei