Il Coordinamento delle associazioni per la comunicazione (Copercom) comincia a prendere forma il 27 gennaio 1995, con la prima riunione del Comitato Copercom (verbale), e si costituisce il 13 giugno del 1996 (atto notarile di fondazione).
Il nucleo fondatore: Aci (Azione cattolica italiana ), Age (Associazione italiana genitori), Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche ), Aiart (Associazione italiana ascoltatori radio e televisione), Aimc (Associazione italiana maestri cattolici), Faes (Associazione famiglia e scuola), Fism (Federazione italiana scuole materne), Fn (Famiglie nuove), Mpv (Movimento per la vita), Ofs (Ordine francescano secolare), Sidef (Sindacato delle famiglie), Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi).
Queste associazioni si riconoscono in un riferimento culturale e fondativo ai valori cristiani e ai principi della Carta costituzionale e si ritrovano in un comune impegno formativo e in una particolare attenzione alle problematiche educative suscitate dalla diffusione e dall’uso degli strumenti della comunicazione sociale, consapevoli che la comunicazione sociale – in quanto mezzo privilegiato di diffusione della cultura, creatore di mentalità e ispiratore di comportamenti individuali, familiari e sociali – costituisce una grande e significativa risorsa per un processo di umanizzazione della società e di costruzione di una comunità solidale e dialogica, ma anche “condiziona profondamente le conoscenze e il pensiero degli uomini e delle donne del nostro tempo”.
Le associazioni hanno ritenuto di dare vita tra loro a un “coordinamento delle associazioni per la comunicazione” con lo scopo di contribuire a valorizzare le potenzialità positive della comunicazione stessa.
Il 1° ottobre del 1996, l’Assemblea del Coordinamento delle associazioni per la comunicazione (presieduta da Pier Giorgio Liverani) elegge all’unanimità l’avvocato Enea Piccinelli “pro segretario generale ad tempus” del Copercom, con intesa che ai fini esterni e nell’interesse del Copercom il “pro segretario” sarà indicato come segretario generale. La dizione “pro segretario ad tempus” è resa necessaria per ovviare alla norma statutaria (art. 7, secondo comma) che prevede l’incompatibilità tra l’incarico di segretario generale con quello di presidente di una delle associazioni aderenti al Copercom (Piccinelli è presidente di Aiart dal 1990).