65 anni fa, con la partecipazione di 200 giornalisti, si svolgeva l’Assemblea costitutiva dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana). Presidente venne eletto Raimondo Manzini, direttore de “L’Avvenire d’Italia” di Bologna, vice presidenti monsignor Aldo Gobbi, direttore di “Verona Fedele”, ed Enrico Lucatello, responsabile dell’Ufficio romano dei quotidiani cattolici (Sir), tesoriere Carlo Trabucco, già direttore del “Popolo Nuovo” di Torino, segretario Luigi Conte, redattore dell’Ansa di Roma.
«Ucsi – ricorda al Copercom l’attuale presidente Vincenzo Varagona – si rivolgeva ai “giornalisti cattolici” e ai “cattolici giornalisti perché si unissero per rispondere all’appello all’unità del nuovo Papa Giovanni XXIII” e per “accrescere nell’opinione pubblica la stima per il giornalismo quale strumento di verità, giustizia e fraternità”».
«Oggi – sottolinea Varagona – i soci Ucsi sono più di mille e il contesto professionale in cui l’associazione è chiamata a operare è profondamente cambiato. Viviamo una crisi importante e, oltre a sottolineare i valori immodificabili su cui si fonda la professione, i giornalisti sono chiamati a fare unità non solo nel mondo cattolico, ma anche nell’intero mondo della professione per contribuire con proposte nuove al superamento delle difficoltà esistenti». Al riguardo, aggiunge il presidente, «Ucsi ha attivato un laboratorio attraverso la rivista “Desk” e il volume “ComunICare” pubblicato con Desk».
Tra gli appuntamenti che vedranno protagonista l’Unione, la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali con un evento il 25 maggio nella sede Ucsi, le Settimane sociali di Trieste con un evento il 4 luglio, il Giubileo dei giornalisti a Roma il 24-26 gennaio.